mercoledì 11 febbraio 2015

Xiaomi e la sua strategia di conquista del mercato


Oggi ci occuperemo di analizzare la strategia di mercato di una delle società che sta facendo parlare di se in tutto il mondo per i successi ottenuti nelle vendite dei suoi prodotti Hi-Tech. La Xiaomi, fondata da Lei Jun nel 2010 è riuscita in pochi anni ha divenire competitor di grandi marchi come Samsung e Apple, costruendo un vero e proprio impero che partito dalla Cina ha intenzione di conquistare tutti i mercati, imponendo il suo brand,  rivelatosi una miscela di prezzi bassi e prodotti di qualità.

Googlando un po si scopre subito che il co-founder della società è Hugo Barra (ex Google) il quale, una volta chiuso con il suo passato in Big G. ha deciso di buttarsi in questa nuova avventura, portando con se un'esperienza non da poco che ha dimostrato dare i suoi frutti sia nel breve che nel lungo periodo.

Vediamo in dettaglio il suo sviluppo:

Nasce in Cina nel 2010 e grazie a una politica di prezzi bassi e alta qualità fa capolino tra le miriadi di concorrenti del mercato, imponendosi  successivamente con la sola vendita online dei suoi
prodotti, creati in piccoli stock ed immediatamente venduti al dettaglio, eliminando così la filiera commerciale e garantendo attesa  da parte degli acquirenti (vedi l'esperimento del Nexus4 fatto da Google). 

In breve tempo oltre alla produzione di smart phone e tablet, Xiaomi nel 2013 decide di accedere anche al mercato dei media grazie a una TV (Mi TV) a basso costo, venduta in poche unità e solo in alcune zone del paese che dalle caratteristica sembrava essere un vero e proprio miracolo low-cost. Creata l'attesa per questi oggetti, nel giro di qualche anno sono arrivati a  spaziare  tra una vasta gamma di prodotti come: Mini Pc Android, Tv 4K, passando per le ultime novità come il drone per riprese video e un sistema di domotica a basso prezzo. 


Inoltre, con il passare del tempo molti e-store asiatici hanno incominciato a vendere prodotti Xiaomi anche fuori dai loro confini e in breve la richiesta ha superato di gran lunga l'offerta con prezzi che sfruttando la formula "Must Have", tendono sempre più verso l'alto. Come ulteriore spinta i fan in Europa aumentano giorno per giorno, chiedendosi quando questa compagnia sbarcherà dalle nostre parti. Ma i piani del suo CEO e di Barra sembrano essere improntati su una tecnica di accerchiamento che punta prima a mercati emergenti e con meno richieste di certificazioni su prodotti, come possono essere India Malesia e il Brasile. Infatti seguendo il ragionamento si capisce perchè non sia hanno ancora sedi in USA e nel vecchio continente. 

La mia previsione d'entrata su questi due mercati è tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, tempo richiesto per assestare un buon colpo in America e in Europa senza trasgredire alle milioni di norme necessarie per la commercializzazione del loro marchio. 

Inoltre sempre per preparasi "all'invasione", pian piano la Xiaomi sta cercando di affermare il suo brand usando solo la dicitura "Mi", cercando di non incorrere nello stereotipo "Cinese uguale bassa qualità". 

Infine tutti i suoi prodotti anche quelli più di nicchia (vedi Mi TV2) stanno ricevendo aggiornamenti per le nuove lingue, compreso l'Italiano. Non ci resta che aspettare e sperare in questa nuova compagnia che promette una rivoluzione low-cost anche dalle nostre parti.



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